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Molto particolari sono le tradizioni per commemorare i parenti defunti: si organizzano delle veglie funebri della durata di un paio di settimane (o anche più lunghe), in cui amici, parenti o semplici conoscenti si radunano per consumare pasti tipici e bevande (generalmente birra prodotta in Congo). Il tutto si svolge in un clima di euforia e dolore allo stesso tempo. Al contrario alla nascita di un bambino si resta quasi del tutto indifferenti. Esistono, poi, due tipi di matrimonio: uno con cerimonia e sposa in abito bianco, del tutto simile a quelli celebrati nel mondo occidentale; l'altro, che non ha nessun valore legale, è il matrimonio di famiglia, paragonabile a quello che nel mondo occidentale si definirebbe un fidanzamento ufficiale, ma con la differenza che dopo la cerimonia i due possono vivere insieme come marito e moglie.

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TRADIZIONI E COSTUMI

ALIMENTAZIONE

Gli effetti diretti e indiretti della guerra civile hanno progressivamente impoverito le due principali economie di sussistenza del paese, l'agricoltura e l'allevamento. Attualmente, meno del 2% del terreno è coltivato. Una parte rilevante del cibo deriva da pratiche di caccia e raccolta, e comprende frutta selvatica, funghi, miele, cacciagione e pesce. I principali prodotti coltivati sono mais, riso, manioca, igname, patate dolci, taro, platano, pomodoro, zucca, piselli e arachidi, che complessivamente costituiscono la base della cucina tradizionale congolese (mentre caffè e olio di palma vengono prodotti soprattutto per l'esportazione). 

I piatti più tipici della cucina congolese sono stufati di verdure e carne, accompagnati da un contorno basato su una purea realizzata con una varietà di farine. La purea di cassava (farina di manioca) o di farina di mais (chiamata fufu o ugali) viene appallottolata in polpette e intinta nella salsa dello stufato; la purea di platano viene appallottolata e arrostita; e infine è frequente l'uso di purea di patata dolce, che in alcune regioni viene preparata mescolandola con arachidi arrostite. In alternativa alla purea, il contorno può essere costituito da riso, spesso mescolato ai fagioli.

I vegetali che si accompagnano a questi contorni possono essere foglie di manioca, tshitekutaku (una pianta simile agli spinaci) e in alcuni casi gombo. In alcune cucine etniche, per esempio quella dei Luba, è anche comune l'impiego di funghi. Il consumo di carne è abbastanza raro, a causa del prezzo elevato; si mangia soprattutto capra. Il mwamba è una tipica ricetta a base di pollo, cotto in una salsa di arachidi. Piuttosto comuni sono i piatti a base di pesce, soprattutto nelle varietà che si pescano nei corsi d'acqua e nei laghi del bacino del fiume Congo. Il pesce viene cotto, bollito o fritto in una varietà di modi, e anche salato o affumicato per conservarlo nel tempo. Nei mercati si trovano comunemente involtini di pesce pepato e cotto avvolto in foglie di banano. Le salse usate come condimento sono in genere a base di pomodoro, cipolla, o erbe aromatiche locali. Si usano anche comunemente oli vegetali, sale, peperoncino e pepe verde. Dalla cassava si ricava anche il kwanga un tipo di pane fermentato, che viene anche prodotto industrialmente. Nella cucina tradizionale congolese compaiono anche piatti a base di insetti commestibili, come le cavallette o certi tipi di bruchi.

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